01 settembre 2009

Cemento disarmato: elenco disarmante


Manufatti che si sgretolano come neve al sole e grandi opere costruite con il cemento armato. Legambiente ha presentato la mappa del cemento disarmato. Calcestruzzo che si sbriciola, cemento formato con quantitativi di sabbia rubati negli estuari dei fiumi, miscele adulterate ad arte per intromissioni di clan mafiosi. Chi vigila sugli appalti? Sulla procvenienza del cemento? Sul monopolio dell'edilizia? I titoli cementieri hanno conosciuto importanti impennate in Borsa? Dietro un'opera pubblica si annidano spesso degli scandali frutto avvelenati di condotte criminali molto più diffusa di quanto si possa immaginare. Il rischio "cemento molle" non è un paranoico rapporto di Legambiente, la Protezione civile siciliana per verificare che rispondano ai criteri antisismici: su 48 edifici verificati, 43 non hanno superato i test. Se si pensa che il 90% dei Comuni ad alto rischio sismico, si coglie quanto sia deleterio e delittuoso ai danni della collettividel malaffare. Anche in questo caso colpa principale è del cemento depotenziato e il fenomeno riguarda altre Regioni italiane come Campania, Calabria, Molise e Veneto.

Nei lavori per l'ammodernamento dell'A3 Salerno-Reggio Calabria o per la ristrutturazione della SS 106 ionica, come accertato dalla magistratura, veniva fornito cemento a basso costo, alcune imprese in odore di mafia hanno subito la sospensione dell'amministrazione degli stabilimenti, dei centri di distribuzione e della rete commerciale per la Calabria. Diversi cantieri sono stati sequestrati Il calcestruzzo, di scadentissima qualità, era formato da acqua (assai), sabbia (in quantità eccessiva) e cemento (poco o niente). Tra appalti e subappalti, una bella mangiatoia. Un bel lavoro quello della realizzazione della Galleria in località Palizzi (RC), che, non a caso, figura nella black list.

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