25 ottobre 2009

La transpornopolitica nella Repubblica delle banane


In attesa che si delinino meglio i contorni della vicenda Marrazzo è possibile fare una serie di considerazioni generali sul clima da basso impero che si vive in questo paese. Marcello Veneziani scrive su Il Giornale non senza una punta di machismo virile: "È permesso dire che preferisco essere governato da un donnaiolo incontinente piuttosto che da un abituale frequentatore di trans, in festini di coca e sesso? E che preferisco chi denuncia i ricattatori e li attacca in pubblico a chi li asseconda, li paga di nascosto e poi nega tutto in pubblico?".

Va detto che pur con i distinguo delle singole fattispecie Piero Marrazzo non è colpevole di frequentare trans, come Silvio Berlusconi non è colpevole di frequentare escort. Purtroppo la vita privata di un uomo politico oltre che nei comportamenti si sostanzia nell'immagine che proietta nell'agone politico ed è inscindibile da quella pubblica.

La vita sessuale non può essere sindacata con categorie moralisteggianti, sebbene le condotte sessuali cui ci stiamo abituando negli ultimi giorni siano sempre mediate dal versamento di corrispettivi. Ed è lecito quindi interrogarsi del rapporto tra sessualilità e potere. Certo se si utilizzano soldi pubblici per coprire i ricatti e se le prebende sessuali (rivolte a minorenni in alcuni casi) sconfinano nella contropartita di ciontraccambie elettorali e ministeriali, è chiaro che i costi della deregulation libidica vengono scaricati sul voyeurismo della collettività.

Scrive Ida Dominijanni sul Manifesto: "Se la politica, ripetutamente, inciampa nel sesso, in un sesso siffatto, qualcosa s'è rotto nel segreto legame che unisce qualità delle relazioni interpersonali e qualità del legame sociale, passioni personali e passioni collettive, desiderio individuale e felicità pubblica. C'è un brutto nodo che stringe questione maschile, questione sessuale e crisi della politica.

Per quanto riguarda le quattro «mele marce» dell'Arma dei Carabinieri hanno provato a rivendere ai giornali il filmato hard con Marrazzo smutandato, tenendo sotto scacco il Governatore di una regione e cercando approcci con i giornali con estorsioni sotto forma di scoop sul modello Corona. Non sono che l'espressione di una degenerazione torbida del nostro vivere democratico.

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