13 agosto 2010

Il dovere della chiarezza e il porto delle nebbie

In un post del blog del giornalista del Sole 24ore Roberto Galullo si legge un esempio dell'ordinario assurdo della giuistizia calabrese, dove le talpe allarmano i malavitosi in procinto di essere sottoposti a provvedimenti di custodia cautelare e gli appalti vengono vinti sempre dagli stesse ditte, al punto che altre rinunciano a partecipare a priori, con la magistratura che non può intervenire Tutto di fronte a un'opionione pubblica indifferente, a un'opposizione sorda, e a un popolo bue che subisce il potere pervasivo del crimine e non riesce a rivendicare nemmeno un sussulto di dignità.

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