26 novembre 2009

Spero che le venga il cancro

La maleducazione e il priapismo ministeriale sono stati lo stigma distintivo delle azioni politiche di Ignazio La Russa.

Salve,
sono un ragazzo di 31 anni che da due anni lavora e vive a Barcellona.

Premetto che purtroppo non abbiamo filmati ne' una documentazione audio circa l'accaduto, perciò posso solo limitarmi a raccontarlo.

Erano circa le 17 di martedì: io e i miei colleghi di lavoro ci godevamo gli ultimi minuti di pausa prima di tornare al lavoro. Improvvisamente qualcuno riconosce una nota fisionomia, la figura di un signore seduto al tavolino di un bar di Plaza Catalunya...

"E' La Russa!"

E che cosa faceva il nostro ministro li', a pochi metri a godersi la mite temperatura catalana?

Ma, chiaro, era venuto a vedere la "sua" Inter, impegnata nella partita di Champions contro il Barcellona (solo un'ipotesi, inizialmente, poi praticamente confermata da lui stesso).

Bene, per farla breve, qualcuno di noi non ha resistito, vista la ghiotta occasione, e si è così avvicinato al Sor Ignazio...

Questa la sua frase (ovviamente una provocazione, legittima, anzi, dovuta):

"Salve Ministro (stringendogli la mano), spero che la partita le vada male, così come sta andando male il nostro Paese guidato dal suo Governo..."

Una provocazione, certo, ma, garbata, mi pare...
Ed ecco l'incredibile risposta del signor Ignazio La Russa, ricordo MINISTRO DELLA DIFESA DELLA REPUBBLICA ITALIANA:

"Ed io spero che LE VENGA UN CANCRO..."

UN CANCRO.

Questa la vergognosa risposta di un MINISTRO alla provocazione di un cittadino italiano, un ragazzo di 26 anni.

"SPERO CHE LE VENGA UN CANCRO".

Bè, lo so che non c'è nessuna prova o documento ma noi qui siamo in molti a poterlo testimoniare (eravamo un poco lontani ma eravamo li').

Credo che si debba cmq sapere (anzi, forse meglio dire "ribadire") quale sia la caratura e il livello di chi in questo momento ci sta governando, l'arroganza, la maleducazione, la "violenza" verbale che questi signori si permettono di utilizzare nei confronti dei propri cittadini (di parte avversa, s'intende, ma pur sempre cittadini...)

Fine della storia, spero che venga diffusa il più possibile, almeno sul web.

Marco Pidalà
Davide Sellari
Barcellona

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