04 novembre 2009



Maurizio Gasparri è stato al centro di un chiacchiericcio legato a vicende che riguardano le frequentazioni di politici e transessuali, ma ha detto di essersi perso per le strade di Roma, di non confondere una via ubicata nella Capitale per giustificare un ritardo in una cena del 1996 che alcuni addebitano maliziosamente a un impedimento trans-politico.

All'uscita di un convegno a Pescara su "Domanda di Giustizia, e dovere di verità" è stato avvicinato a fatica da una militante del movimento delle agende rosse ha ricevuto le dieci domande elaborate da Salvatore Borsellino (sostanzialmente la guida spirituale del movimento, fratello del magistrato ucciso in via D'Amelio), la reazione di Gasparri è stata stizzita e puntuale: "La ringrazio, ma non le leggerò ... Lei è giovane, non sa che Salvatore era disistimato dal fratello". Per fortuna in questo caso il suo ricordo è stato nitido, la memoria fulgida e a prova di bomba rispetto alle amnesie.

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