intervista ad Articolo 21
''Conosco bene Rosarno perche' vicinissimo a Polistena, citta' nella quale sono nato: in quella zona c'e' il nulla. Questi ragazzi africani che vivono la' fanno una vita terribile: lavorano duramente e in condizioni difficili. La Calabria, nell'immaginario collettivo, la regione del mare e del sole.. a Rosarno invece in questa stagione fa freddo e questi ragazzi vanno nei campi a raccogliere arance e mandarini , non hanno la possibilita' di lavarsi decentemente, non hanno bagni e vivono una vita da schiavi''. Mimmo Carlopresti, regista, sceneggiatore e attore cinematografico italiano, in un'intervista a Articolo21.
''In piu' -prosegue- non hanno nessun rapporto con la popolazione se non quella di lavorare venendo pagati poco e male. Vengono anche vessati, chiamati abitualmente negri...dopo un po che subisci alzi la testa e succede l'irreparabile, questa storia iniziata per una stupidata (forse?) qualche idiota spara a questi giovani con carabine o pistole ad aria compressa ed chiaro che non puoi sempre sopportare ''.
''Nessuno interviene a loro difesa anche se tutti sanno che molti di questi ragazzi sono clandestini. Cosa bisogna fare per uscire da questa emergenza? Bisogna dialogare -dice Calopresti- e consentire che la politica svolga la sua funzione di mediazione di due situazioni emergenziali''.
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