11 settembre 2010

La subcultura di Miss Italia

Ha ragione don Andrea Gallo, prete di strada nel lanciare il suo anatema sul concorso di bellezza più famoso della Penisola diei famosi: Miss Italia. "Viviamo ormai in un clima di subcultura - afferma all’ADNKRONOS il sacerdote fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto, a Genova - Le belle gambe piacciono a tutti ma le donne vanno celebrate per la meritocrazia, per la loro emancipazione». Secondo don Gallo, che da tanti anni aiuta le persone nel disagio sociale, «di fronte a programmi che mercificano la donna dovrebbe scattare un’indignazione collettiva, un’arrabbiatura. Ormai anche la donna è diventata oggetto di commercio e in questo modo si vanifica la vera bellezza dell’estetica".

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