05 agosto 2009

Veleni in vena e rifiuti tossici interrati


Gela non è tristemente famosa soltanto per essere amministrata dal sindaco (di recente approdato al Partito democratico) Rosario Crocetta, oggetto nel tempo di ripetuti attentati da parte della Stidda e divenuto europarlamentare, a seguito di una mobilitazione di uno di Giuseppe Lumia, uno dei più impegnati sul versante antimafia.

Il centro siculo può vantarsi di un altro mesto primato. Come rivela una ricerca pubblicata sull'Espresso l'area di Gela risulta una cloaca di veleni, una delle più inquinate del mondo (neanche questa, a onor del vero, è una grossa novità).

L'elemento sconcertante è che l'Organizzazione mondiale della sanità ha scoperto che nelle vene degli abitanti scorre anche arsenico. Il biomonitoraggio (ad opera del Cnr, durato alcuni mesi) ha dato risultati choccanti: il sangue del 20 per cento del campione, composto in tutto da 262 persone, è pieno di veleno. Oltre all'arsenico ci sono tracce di rame, piombo, cadmio e mercurio. Non si tratta di operai esposti sul lavoro, ma di casalinghe, impiegati, giovani sotto i 44 anni. Residenti a Gela, Niscemi e Butera. Nelle loro urine sono stati trovati livelli di arsenico superiori del 1.600 per cento al tasso-limite. Facendo una proporzione sul totale dei residenti, a rischio avvelenamento potrebbero trovarsi più di 20 mila.

Chissà quante componenti nocive, contenute in seno alle tante navi inabissate lungo le coste del Meridione d'Italia, o nei rifiuti interrati nelle montagne, seppelliti negli anfratti più reconditi delle catene montuose, sono finite in circolo nel sangue degli abitanti di queste lande desolate abbandonate al loro vituperato destino.

Ma forse non si può dire pubblicamente, per questioni di allarmismo sociale e in quanto contrario agli interessi del turismo.

Basta poco per rallegrarsi. Si legga in proposito il pamplhet edito per la casa editrice Verde Nera, Navi a perdere di Carlo Lucarelli.Può sembrare dietrologia o "diffusione di notizie false e tendenziose" (art.656 c.p.), speriamo che negli anni a venire non si riveli una truce realtà, a lungo mistificata.

Nessun commento:

Posta un commento