22 giugno 2010

Mariastella: più realista del re


Mariastella Gelmini, ministro della Pubblica istruzione, ha dichiarato a Il Giornale: "Ho intenzione di proporre il berlusconismo, una conquista del Paese che vogliamo difendere non solo all’interno del Pdl ma anche in un ambito culturale in cui vige l’egemonia della sinistra, che pensa che il centrodestra sia privo di identità culturale. Invece il berlusconismo ha cambiato la politica e il Paese, richiamandosi alla rappresentanza popolare, alla chiarezza dei programmi e del linguaggio, al legame con gli elettori. Non è qualcosa da mettere tra parentesi, come vorrebbe la sinistra che propaga la sua retorica del pessimismo. Ma proprio perché è un momento di crisi e di difficoltà non si può diffondere sfiducia ma è necessario puntare sull’ottimismo della volontà".

Come se il berlusconismo non fosse già insito nella costituzione materiale di questo paese. Solo docile accondiscendenza al Capo o voglia di ritorno ai tempi di autoritarismo littorio? Libro e moschetto, "berlusconista perfetto".

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