03 settembre 2010

Zucconi: "Ma a che cosa serve Facebook"



Pochi giorni fa il giornalista di Repubblica Vittorio Zucconi scriveva sul suo blog: "A riprova della mia ormai totale obsolescenza culturale e irrecuperabile arretratezza senile rispetto a “noi giovani”, nel leggere delle ultime polemiche sulla politica di privacy di “Facebook”, un pensiero osceno mi folgora: ma a che cazzo serve Facebook, a parte riempire di soldi quel “nerd” irritante del suo inventore Zuckerberg?".
Non ha tutti i torti.
Ora, partendo dalla considerazione che la popolazione del social network è pari a quella di un continente da 600 milioni di abitanti, ci sono intere fasce d'età escluse dal fenomeno, che non hanno accesso a internet e denotano un enorme analfabetismo informatico. Quando si parla in termini assolutistici del futuro delle nuove tecnologie e sul loro impatto globale, bisognerebbe tenere conto anche di questo. Invece molti osservatori, soprattutto americani insistono nel tralasciare il fatto che in termini numerici globali gli internauti sono una minoranza rumorosa. 

Nessun commento:

Posta un commento